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ARTICOLI FESTIVAL 2017

Impresa e lavoro

Inizia la sessione del festival dedicata a "Il futuro dell'impresa e del lavoro".

Nel corso del ciclo ci occuperemo dell'impresa civile, non solo dedita al profitto, ma responsabile socialmente e ambientalmente, con due conferenze aventi per oggetto:

  • La responsabilità civile d'impresa (martedì 7 novembre, locandina),
  • Adriano Olivetti, in quanto antesignano dell'imprenditore utopista e consapevole della responsabilità complessiva dell'impresa (martedì 14 novembre, locandina).

Seguirà il ciclo dedicato al lavoro, con particolare focalizzazione sugli effetti della digitalizzazione sull'occupazione.

  • L'impatto delle nuove tecnologie, specie l'automazione e l'intelligenza artificiale, sul lavoro. Siamoin vista della fine del lavoro ? (martedì 21 novembre, locandina),
  • Le trasformazioni del lavoro a seguito della digitalizzazione, soprattutto nella cosiddetta "economia delle piattaforme" dominata da Google, facebook, Amazon, ecc. (giovedì 23 novembre, locandina),
  • Come cambia la percezione di se stessi nella nuova economia dominata dalle tecnologie digitali, sotto la pressione costante della prestazione (martedì 28 novembre, locandina),
  • Infine la tavola rotonda finale, in occasione della chiusura del festival, con Riccardo Comerio, Umberto Colombo, Marco Giovannelli e Fulvio Fagiani (lunedì 4 dicembre, locandina).

Le conferenze si svolgerannoin sedi diverse, dalla camera di Commercioall'Università, dalla COOP al salone Estense,perrendere partecipi del confronto imprese, lavoratori, studenti, cittadini.

Giovedì 9 novembre: L'ANIMA E IL VOLTO - Conferenza di ENRICO CERRI

L'ANIMA E IL VOLTO,

IL RITRATTO NELL'ETÀ

DELL'UMANESIMO

Relatore: Enrico Cerri

Giovedì 9 novembre, ore 17,30

presso SpazioSCOPRICOOP

via Daverio 44, Varese   

 

Nascita, sviluppo e trasformazione del ritratto nella cultura dell' umanesimo tra quattro e cinquecento.

Il ritratto come affermazione dell'individualità,  dalla forma celebrativa di origine classica ai " moti dell' animo" dell'indagine Leonardesca, alla crisi e allo smarrimento degli ideali rinascimentali.

antonello da messina ritratto di ignoto marinaio cefalù museo mandralisca

 

 

Adriano Olivetti, utopista concreto

Alberto Saibene, intellettuale disorganico, che conosce i meandri culturali, ha scritto un libroL’Italia di Adriano Olivetti (Edizioni di Comunità), che cerca di rappresentare quel mondo, oggi impensabile. Le grandi fabbriche non esistono più o quasi, gli industriali sono diventati finanzieri e a contare sono soltanto gli indici del prodotto. I soldi.
Come verrebbe giudicato oggi un imprenditore che parla così agli operai: «Voglio anche ricordare come in questa fabbrica, in questi anni, non abbiamo mai chiesto a nessuno in quale religione credesse, in quale partito militasse o da quale regione d’Italia egli e la sua famiglia provenissero». (Ivrea, 24 dicembre 1955).

Dalla recensione di Corrado Staiano.

Continua la sessione sul futuro dell'impresa. Dopo la "Responsabilità civile dell'impresa", torniamo sulla figura di Adriano Olivetti, imprenditore di successo, ma soprattutto straordinario umanista, testimonianza vivente dell'impegno civile, con Alberto Saibene.

Alberto Saibene ha lavorato per RAI 3, RAISAT ART, TSI, Classica, come autore di una quindicina di documentari di divulgazione culturale. Firma come regista “La ragazza Carla” (2015).

Ha recentemente pubbliato  con le edizioni di Comunitàil libro "L'Italia di Adriano Olivetti".

Martedì 14 novembre, ore 17,30, presso lo spazio "scopri-COOP".

Scarica la locandina.

ADRIANO OLIVETTI, UTOPISTA CONCRETO

 

martedì 14 novembre, ore 17, 30

spazio scopricoop, via daverio 44, varese   

                      

ADRIANO OLIVETTI, UTOPISTA CONCRETO

relatore: ALBERTO SAIBENE, autore, regista, scrittore 

 

Adriano Olivetti, l’utopia nella fabbrica e nella società. Il progetto di Adriano Olivetti di rinnovare la società attraverso la comunità. L’utopia ad Ivrea tra il  1930 e il 1960.
bella su olivetti
 

    

Tavola rotonda "Il futuro dell'impresa e del lavoro"

L’applicazione sempre più estensiva dell’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali stanno trasformando radicalmente il mondo dell’impresa e del lavoro.
Quali saranno gli effetti sull’occupazione? Ci sarà, come indicano alcune ricerche, una consistente perdita di posti di lavoro? Come cambieranno le forme contrattuali e le relazioni industriali? Quali indicazioni vengono dal contesto produttivo della provincia di Varese?
A queste e molte altre domande forniranno le loro risposte e previsioni l’Ing. Riccardo Comerio, amministratore delegato Comerio Ercole S.p.A., Umberto Colombo, segretario generale CGIL Varese, Marco Giovannelli e Fulvio Fagiani nella tavola rotonda “il futuro dell’imprese del lavoro”.
La tavola rotonda avrà luogo lunedì 4 dicembre, ore 17,30, Salone Estense, e sarà preceduta dai saluti e dall’introduzione di Davide Galimberti, Sindaco di Varese, e Alberto Coen Porisini, Rettore dell’Università dell’Insubria.
“Il futuro dell’impresa e del lavoro” è stato il tema di un’intera sessione del festival dell’Utopia 2017, che si è occupata
• della Responsabilità sociale d’impresa, presentata e commentata da Andrea Uselli,
• della figura di Adriano Olivetti, utopista concreto, a cura di Alberto Saibene.
Dello specifico tema delle trasformazioni del lavoro nei prossimi anni hanno parlato
• Alfredo Biffi, che ha presentato i risultati di una ricerca condotta da SDA Bocconi sugli effetti dell’adozione e diffusione delle tecnologie informatiche,
• Lelio Demichelis, sulle trasformazioni del lavoro da Ford e Uber.
• Federico Chicchi, sulla società della prestazione.

Tutte le presentazioni e la bibliografia a corredo sono scaricabili dal sito www.universauser.it/festivalutopia.html.

La filiera tecnologica trainata dall’intelligenza artificiale e le nuove piattaforme digitali stanno ridisegnando il profilo del lavoro nel XXI secolo. Dobbiamo richiamare l’attenzione di tutti i soggetti sociali ed istituzionali sulle prospettive che si aprono perché non possiamo permettere che le grandi potenzialità di ridurre il lavoro ed adattarlo alle esigenze di uomini e donne, si tramutino in una società di consumatori bombardati dalla pubblicità e di disoccupati e precari. Il nostro compito di associazione culturale è far circolare conoscenze e stimolare la riflessione.

Scarica la locandina

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